Da Yanis Varoufakis e Lorenzo Marsili.
esattamente un anno fa la vittoria dell’Oxi in Grecia ha gridato un chiaro no a un’Unione europea autoritaria, centrata sull’austerity e sotto il giogo della Troika. E al tempo stesso ha lanciato un grande sì a un’Europa democratica. Quel messaggio è oggi più importante che mai.
Dalla scorsa estate le forze centrifuge che stanno disintegrando l’Europa vanno accelerando. Il pessimo accordo Ue-Turchia sui rifugiati ha sacrificato l’anima del nostro continente sull’altare della xenofobia. L’Europa continua a scivolare in un circolo vizioso di autoritarismo, austerità, deflazione, xenofobia e crisi bancarie. Brexit è stata una ripercussione naturale di questa tendenza, una di molte ancora a venire.
E’ impossibile mantenere le regole esistenti, mantenere questa Europa, senza perdere il sogno di un continente aperto e democratico. Matteo Renzi ha ragione a protestare contro regole ottuse che danneggiano tanto l’Italia quanto l’Unione. Ma sbaglia a non avere l’ambizione di chiedere un summit europeo che discuta e riscriva queste regole inapplicabili e auto-distruttive.
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