Autonomia differenziata, la Cassazione salva il referendum su abrogazione totale

MERA25: ci auguriamo che anche la Corte Costituzionale decida in tal senso

 

Il milione e trecentomila firme depositate per i referendum abrogativi, per ora, è al sicuro.

La Corte di Cassazione, infatti, ha acceso il semaforo verde per il quesito referendario relativo all’abrogazione totale della legge Calderoli sull’Autonomia differenziata. Ha bocciato, invece, quello per l’abrogazione parziale, alla luce della recente pronuncia della Corte Costituzionale.
I giudici dell’Alta Corte si sono espressi sull’incostituzionalità della legge, in particolare sulle materie da trasferire alle regioni, restringendo in via interpretativa le funzioni attribuibili e fissando così un caposaldo costituzionale a cui il parlamento dovrà adeguarsi; e sulla determinazione dei livelli essenziali delle prestazione (Lep), che non potranno essere fissati tramite un Decreto del Presidente del consiglio dei ministri (Dpcm), ma per via legislativa. Di fatto frenando il governo, a favore del Parlamento.

Si prosegua su questa linea

Ci auguriamo che anche la Corte costituzionale decida in tal senso, salvaguardando la possibilità per gli italiani di decidere su una legge pessima e pericolosa, che crea solo danni e aumenta le iniquità tra territori e cittadini, mettendo a rischio la coesione del Paese.

Al punto che tantissimi italiani hanno firmato per poter far celebrare questo referendum abrogativo: delle cinquecentomila firme previste da legge, ne sono state raccolte quasi tre volte di più, nel giro di un solo mese e mezzo, con grande mobilitazione. A cui MERA25 e i propri iscritti hanno dato il proprio contributo e certamente faranno la propria parte nella campagna referendaria.

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