Giovedì 17 ottobre al circolo storico Arci Bellezza a Milano c’è stato un importante incontro con la comunità curda di Milano che ha definito i prossimi passi da fare a sostegno del popolo del Rojava sotto attacco.
A rappresentare la comunità di Milano ha parlato Hazal Koyncuer, supportata dall’ex combattente a Kobane Maria Edgarda Marcucci ora sotto processo a Torino e dalla reporter Benedetta Argentieri in collegamento audio dal Rojava, mentre in sala, oltre a Martina Tarozzi del Collettivo Nazionale Diem25 e al DSC di Milano, erano presenti tutte le realtà dell’associazionismo attive in Nord Italia, da Fridays For Future a Non una di meno, da Rete Jin a Woman For Rojava fino alle associazioni degli studenti universitari: la sala grande del Bellezza era così piena che tanti giovani e giovanissimi sono stati costretti ad ascoltare dall’esterno.
Queste le decisioni che sono state prese in base agli interventi:
– Il 26 ottobre è stata indetta con il supporto di TUTTE le realtà attive nel nord e centro nord una grande manifestazione a Milano che avrà per obiettivo il Consolato turco, super presidiato.
La manifestazione si chiamerà DEFEND ROJAVA, e nonostante l’oscuramento di tante pagine social che è stato denunciato in tantissimi interventi, si è concordato di riunire info e adesioni sulla pagina FB creata or ora @defendrojavamilano e di aggiornarsi sul canale telegram ROJAVA RESISTE (la pagina fB è stata cancellata).
Tutte le associazioni presenti hanno chiesto:
– la chiusura immediata di ogni contratto in corso tra Italia e Turchia sulla vendita di armi
– il ritiro dei 130 soldati italiani dell’Operazione Active Fence schierati a difesa dello spazio aereo turco al confine tra Turchia e Siria e degli F-35 italiani
– l’impegno per la creazione di una NO Fly Zone in Siria del Nord e dell’Est
– il boicottaggio delle aziende italiane complici economicamente del governo turco quali tra le altre Unicredit, San Paolo, Hera, Gruppo Maccaferri, Gruppo Bonfiglioli, Ariston, Barilla, Benetton, Chicco, Electrolux, Enel spa, Fiat auto, Luxottica, Ferrero, Magneti Marelli, Bialetti, Sapori, Eataly
– la condanna della guerra di sterminio all’ONU da parte del governo italiano
– il boicottaggio del turismo verso la Turchia
– lo stop immediato all’uso di armi chimiche quali fosforo a napalm
– fuoriuscita degli accordi europei che appaltano alla Turchia la gestione dei flussi migratori
– la condanna dei crimini di guerra e dei criminali richiesto dalle curde di Yekîneyên Parastina Jin (YPJ), organizzazione militare fondata nel 2013 come brigata femminile dell’YPG, la principale forza armata del territorio autonomo de facto del Rojava.
In tutti gli interventi c’è stata la consapevolezza che l’invasione del Rojava non rappresenta solo la conquista di un territorio ricco di risorse da parte della Turchia, ma un obiettivo squisitamente politico: la distruzione del Confederalismo Democratico, un modello di governo alternativo al capitalismo unico non solo nella tormentata area mediorientale, ma in tutto il mondo.
Dunque sabato 26 ottobre ore 14.30 in via Palestro a Milano DEFEND ROJAVA!
Volete essere informati delle azioni di DiEM25? Registratevi qui!