DiEM25 Italia insieme a molti altri chiede l’immediata liberazione di Gabriele Del Grande, il reporter e documentarista toscano arrestato lo scorso 9 aprile al confine tra Turchia e Siria e da allora imprigionato in un centro di detenzione amministrativa: i lager per migranti che lui stesso, con il suo lavoro sul campo, ha contribuito a denunciare come una delle peggiori aberrazioni della contemporaneità.
DiEM25 Italia insieme a molti altri chiede l’immediata liberazione degli oltre centocinquanta giornalisti reclusi nelle carceri turche. Con il governo di Ankara che ha il poco invidiabile primato di detenere oltre la metà dei giornalisti imprigionati nel mondo. Perché anche se la situazione politica in Turchia non è certo così semplice come ce la raccontano, con il dittatore di turno “buono” quando sta con noi e “cattivo” quando non è più nostro alleato, di certo DiEM25 non fatica a schierarsi.
Contro Tayyip Erdoğan e il suo referendum farsa con cui si arroga troppi poteri. Contro qui leader occidentali che con lui firmano accordi economici e sorridono nelle foto di rito. Al fianco del popolo curdo e dei suoi esperimenti di confederalismo democratico. Al fianco di un ragazzo che ha deciso di raccontare in prima persona i terremoti politici del Vicino e Medio Oriente e i flussi migratori verso quell’Occidente che di questi conflitti da sempre si nutre.
Gabriele lo ha fatto attraverso il suo sito Fortress Europe, diversi articoli e reportage, e un documentario come Io sto con la Sposa. Lo stava facendo anche due settimane fa. E per questo è stato arrestato.
Gabriele ha attraversato i conflitti e li ha raccontati perché non si ripetano, è rimbalzato contro i muri e ha deciso di scavalcarli perché non ci siano più confini. Per questo noi chiediamo la sua immediata liberazione. Per tornare presto a camminare e a raccontare con lui, e superare insieme tutti i muri e gli ostacoli.
DiEM25 Italia sta con Gabriele
#IoStoConGabriele
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