La condanna e la reclusione politicamente motivata di Luiz Inácio Lula da Silva è un’offensiva contro il popolo brasiliano e il suo diritto all’autodeterminazione democratica. Lula è il candidato principale del Brasile e se le elezioni si tenessero oggi, sarebbe il suo prossimo presidente. Questo è lo sporco risultato di politici che sono attualmente al potere e che temono la popolarità di Lula. La sua sentenza apre serie domande sull’indipendenza dei giudici e sull’integrità del sistema giudiziario brasiliano in senso più ampio.
In gioco ci sono la leggimità e la stabilità della regione. Le elezioni senza Lula danneggeranno la legittimità democratica del Brasile e promuoveranno disordini in un paese che già manca della capacità di garantire la sicurezza dei suoi leader sociali di spicco, come ha dichiarato al mondo il brutale assassinio di Marielle Franco.
Non si può sconfiggere la politica attraverso la persecuzione di un leader e auguriamo coraggio a tutti coloro che combattono per rappresentare veramente i bisogni e i desideri del popolo brasiliano in questo momento. Ma la persecuzione contro Lula deve finire, i suoi diritti politici come candidato alla presidenza devono essere ripristinati e una seria indagine sulle motivazioni politiche del suo arresto deve essere avviata prontamente per ripristinare l’ordine democratico in Brasile.
Renata è membro del Collettivo di Coordinamento europeo. Puoi anche seguirla su Twitter.
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