Non solo più i mari da attraversare per raggiungere il suolo europeo, ma anche le montagne da superare a piedi, con temperature rigide, di notte, per passare il confine tra Italia e Francia. La cronaca ci parla ad oggi di tre morti accertati, due sul versante francese, uno sul versante italiano, ma il timore è che se ne possano trovare altri ora che il disgelo è avvenuto. Certamente, senza la spontanea attivazione di cittadini e associazioni sui due versanti, a Claviere e Briançon, che per mesi hanno fornito informazioni, supporto legale, attrezzature, ospitalità ai migranti in transito il bilancio sarebbe potuto essere ancora più tragico.
Perché la frontiera tra Italia e Francia, che secondo i trattati di Schengen non dovrebbe più essere presidiata, oggi è perfettamente in funzione a Claviere come a Ventimiglia? Perché agli europei è consentito di muoversi tranquillamente oltre i confini delle nazioni, ai “presunti” non europei invece no?
DIEM25 sostiene la libera circolazione delle persone all’interno dello spazio europeo, sia che siano cittadini europei, sia che non lo siano. Ripristinare le frontiere non è la soluzione a niente, oltre a costringere esseri umani a rischi inauditi e inutili sofferenze. L’Europa che esporta armi e, in qualche caso, la guerra, non può poi sottrarsi al debito di accoglienza verso i rifugiati che scappano da un reale pericolo di morte. Allo stesso modo, l’Europa che ha tratto prosperità dal colonialismo, che contribuisce a sostenere brutali dittature di convenienza, che impone condizioni commerciali sleali ai paesi in via di sviluppo, non può respingere coloro che sono costretti, dalle critiche condizioni politiche e sociali nei loro paesi, a migrazioni forzate di natura economica.
Per questo DIEM25 aderirà al Forum Internazionale sulla riforma del sistema di asilo in Europa, previsto a Bardonecchia e Briançon nei giorni del 16 e 17 Giugno 2018.
DSC Torino1
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