Siamo convinti che il decreto Martina sia illegittimo e l’abbiamo detto presentando il nostro esposto alla Commissione Europea lunedì mattina. Oggi la Commissione, informalmente, ci dà ragione su tutta la linea.
Scrive l’ANSA: come “sottolinea una portavoce dell’Esecutivo UE dopo un esposto presentato dal movimento politico di Yanis Varoufakis, DiEM25 e dall’associazione The Good Lobby la Commissione è a conoscenza del fatto che nel decreto ministeriale l’imidacloprid è elencato tra le sostanze che potrebbero essere usate contro l’insetto vettore. Tuttavia questo utilizzo richiederebbe anzitutto un’autorizzazione specifica da parte delle autorità italiane, che non è stata ancora emessa, pertanto il suo uso è vietato. Esiste inoltre l’obbligo per le autorità italiane di notificare la misura alla Commissione”.
Quella di oggi è una prima, importantissima vittoria, ma è solo la prima battaglia: adesso, assieme alle associazioni che da anni si battono per tutelare gli ulivi, il suolo e l’acqua (e anche le api), assieme ai nostri militanti sul territorio e assieme agli agricoltori e ai sindaci disobbedienti proveremo a vincere la guerra.
Chiediamo al nuovo Governo italiano di modificare oppure di ritirare immediatamente il decreto Martina. Il rischio, nel caso in cui il Governo decidesse di non farlo, sarebbe quello d’incorrere nell’ennesima procedura d’infrazione.
Chiediamo alla Commissione Europea di essere inflessibile, dato che, per una volta, a essere inflessibile tutelerebbe il diritto alla salute delle donne e degli uomini pugliesi.
Chiediamo a tutti i soggetti interessati, agricoltori, sindaci, associazioni e cittadini di estendere la disobbedienza a un decreto illegale e di rifiutarsi di applicarlo.
É il momento di unirsi e di andare fino in fondo. Con la testa a Bruxelles e i piedi nei territori.
Volete essere informati delle azioni di DiEM25? Registratevi qui!