La lotta contro le pandemie può essere vinta solo con un'assistenza sanitaria pubblica, universale e gratuita

Quando la minaccia è globale, nessuno è al sicuro: questa è la prima lezione che la pandemia del Coronavirus ci ha insegnato, o meglio, ci ha ricordato: che la salute è più di ogni altra cosa un bene comune.
La pandemia COVID-19 dimostra quanto i sistemi sanitari pubblici – e i servizi che essi forniscono- siano fondamentali per il benessere delle popolazioni di tutto il mondo.
Inoltre illustra in modo spettacolare quanto la politica neoliberista di austerità -e le sue politiche fiscali in particolare- non solo danneggino gravemente la salute delle persone, ma contribuiscano ad uccidere anche i più vulnerabili.
Il settore privato guadagna fornendo terapie economicamente vantaggiose e assegnando quelle costose – come i servizi di emergenza o la terapia intensiva- a strutture sanitarie pubbliche che dopo anni di politiche di carestia sono diventate incredibilmente sotto-finanziate.
La pandemia dimostra anche, nel modo più drammatico, il significato della parola “uguaglianza“: l’assistenza primaria per tutti dovrebbe essere la prima preoccupazione dell’umanità, e l’accesso equo a cure gratuite, pubbliche e di buona qualità non è un semplice richiamo morale, ma una necessità per l’intera comunità.
Eppure questo problema ci insegna anche il significato di parole come cooperazione e solidarietà: che nessun individuo, e nessun Paese, può salvare la propria pelle da solo, perché entrambi devono affrontare la COVID-19 e le sue terribili conseguenze economiche e sociali.
In momenti come questi vediamo la magnificenza dei sistemi sanitari pubblici e universali, e l’inutilità e l’inefficienza del settore sanitario privato, che con il commercio dei servizi sanitari ha soppiantato e messo a repentaglio i servizi sanitari nazionali.
Ora più che mai i sistemi sanitari pubblici e universali devono essere sostenuti e rafforzati, o implementati in paesi che ancora non ne dispongono, come gli Stati Uniti.
La risposta di DiEM25 alla pandemia che sinora ha ucciso 5.120 persone in tutto il mondo (962 europei, mentre 23.672 sono state quelle colpite) è quella di invocare un sistema sanitario pubblico per tutti i paesi e i loro residenti, a prescindere dalla cittadinanza, e la fine dei servizi sanitari privati che le politiche neo-liberiste di austerità e il ridimensionamento del settore pubblico hanno imposto. La salute come bene pubblico per tutti è il valore che va urgentemente tutelato e promosso.
La pandemia ha mostrato il brutto volto del neoliberismo, la privatizzazione dei servizi sanitari a vantaggio del capitale, che ha imposto un modello biopolitico di morte in tutto il mondo. Come per le piaghe che hanno devastato le popolazioni nel Medioevo, allo stesso modo anche il coronavirus -anche se, per fortuna, non è mortale come la peste –  non risparmia nessuno perché non discrimina le persone in base alla classe, alla ricchezza, alla religione, ecc.
A tal fine, DiEM25 si batterà per l’introduzione, il rafforzamento e/o il ripristino dell’assistenza sanitaria pubblica e universale per tutti, e sosterrà tutti i leader politici che si batteranno per questo. Allo stesso tempo, DiEM25 condanna l’establishment dell’Unione Europea per la sua vuota risposta alla pandemia, la sua inefficienza nell’adottare misure fiscali adeguate e la mancanza di investimenti nei sistemi sanitari pubblici.
Questa criminale indifferenza e paralisi è la stessa che si è manifestata durante il crollo finanziario del 2007-2008 e la successiva euro-crisi del 2010. DiEM25 sostiene che il diritto delle persone ai beni e ai servizi di base e al supremo valore della vita – una vita dignitosa – vada di pari passo con una nuova Europa democratica e socialmente giusta, senza la quale i diritti umani e le vite fondamentali sarebbero fatalmente messi a repentaglio.
In questi tempi difficili, in cui i nostri anziani e i membri più vulnerabili delle nostre società – tra cui i disoccupati, i senzatetto, i poveri e i rifugiati – hanno bisogno del nostro pieno sostegno per superare le prossime settimane e mesi, DiEM25 chiede non solo una seria riflessione sulla crisi del capitalismo globale, ma anche un’azione risoluta per proteggere o rendere possibile l’assistenza sanitaria pubblica e universale come parte cruciale della democrazia e dell’uguaglianza – e come risposta indispensabile alle pandemie globali.
Il Collettivo di Coordinamento Europeo (CC) di DiEM25
>> Qui di seguito il video del discorso di Yanis Varoufakis – cofondatore di DiEM25 e parlamentare e segretario generale di MeRA25- al Parlamento greco in merito alla “Prevenzione, protezione e promozione della salute – Sviluppo dei servizi sanitari pubblici”, e a proposito della Proposta di MeRA25 per 7 + 1 misure di sostegno all’economia nel contesto della pandemia COVID-19

 
 

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