In queste settimane distopiche, assistiamo ogni giorno a dichiarazioni sempre peggiori dei nuovi “sceriffi” del Trump II nei confronti praticamente di tutto il mondo.
Tra le ultime, quelle del suo vice, dall’aria di un giovane gerarca nazista, JD Vance. Il vicepresidente USA si è permesso di prendere a sberle verbali l’Unione Europea, i suoi massimi rappresentanti e -soprattutto- il proprio sistema democratico. Scagliandosi, in sintesi, contro il cosiddetto cordone sanitario nei confronti dell’estrema destra.
E così, a pochi giorni da un importantissimo voto tedesco, di fatto si è presentato a Monaco facendo campagna per AfD (e, in generale, dando supporto a tutte le destre estreme continentali). Il vice sceriffo di Trump, definito da lui stesso come il “nuovo sceriffo in città”, si è permesso di farlo, indisturbato.
Von der Leyen sull’attenti
E la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, anziché dirgli di occuparsi degli affari di casa, tanti e peggiori di giorno in giorno; anziché rivendicare il ruolo e l’autonomia dell’Unione che rappresenta, è scattata sull’attenti, rispondendo che l’Europa si adatterà “rapidamente”.
Come una Carneade qualsiasi.
Non vorremmo che da oggi a guidare l’UE ci sarà Vance der Leyen, tra le bandiere dell’estrema destra che garriscono e i brutti ceffi di mezzo mondo che ghignano, pensando alla conquista mondiale.
Se il delfino di Trump è stato del tutto fuori luogo, la risposta di von der Leyen è stata del tutto inadeguata. L’Unione Europea non è un saloon. Inaccettabili entrambi, inaccettabile tutto.
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