Portogallo: La Solidarietà Necessaria per i Migranti 

“La salvaguardia di vite umane è a rischio”

 
Come DiEM25 promuoviamo l’idea di un’Europa aperta, riconoscendo confini e barriere come sintomi di debolezza, che diffondono insicurezza nel nome della sicurezza. Così, chiediamo a tutti gli stati membri dell’Unione Europea di regolarizzare migranti e richiedenti asilo, per permettergli di avere accesso ai servizi sociali e alla sanità pubblica durante la pandemia. Senza queste misure possiamo solo aspettarci un’ulteriore diffusione del coronavirus.
L’umanità sta combattendo un nemico invisibile, il coronavirus. Non siamo mai stati così vulnerabili e, allo stesso tempo, in bisogno di essere presenti con la nostra umanità condivisa. Confrontati con un virus che non conosce confini, etnie, religioni, credenze, orientamenti sessuali o tendenze politiche; la solidarietà e l’unità tra le persone non è mai stata così necessaria per combattere un nemico comune. Le azioni concrete, prese ai momenti opportuni, detteranno il numero di vite umane perse o salvate durante questa crisi.
Il 28 Marzo il Portogallo ha pubblicato un decreto regolarizzante tutti i migranti aventi richieste di asilo o di residenza in sospeso, promuovendo l’accesso ai servizi sociali e al Sistema Sanitario Nazionale. 
Il decreto inizia affermando che tale misura sia necessaria al fine di ridurre i rischi alla salute pubblica, sia per i lavoratori del “ Serviço de Estrangeiros e Fronteiras” sia per gli stessi fruitori del servizio: “La scelta mira anche a ridurre il rischio di contagio minimizzando il contatto tra i dipendenti del servizio di frontiera”, come scritto nella nota. 
Il ministero degli interni portoghese afferma che questa scelta sia il dovere di una società della solidarietà in tempi di crisi. Attraverso questa politica, infatti, i migranti hanno garantiti tutti gli accessi al servizio sanitario nazionale, ai benefici del welfare, agli account bancari, così come a contratti di lavoro e locazione. 
È urgente che questa scelta si diffonda più velocemente del virus stesso. La sospensione delle richieste d’asilo e la rilocazione dei richiedenti ha contribuito a una situazione volatile, con Stati come la Grecia al limite della violazione del diritto internazionale. Come sostenuto da un recente rapporto dell’UNHCR: i governi dovrebbero implementare ulteriori misure in favore della sanità e della sicurezza durante la crisi del coronavirus, ma le misure aggiuntive non possono giustificare la negazione  dell’asilo o la deportazione dei migranti.
 

Chiediamo ai governi di tutti gli Stati Membri di seguire l’esempio del Portogallo garantendo a migranti e rifugiati i servizi sociali e il diritto alla salute. La salvaguardia di vite umane, e forse la nostra stessa umanità, è in gioco.

 
Collettivo Nazionale Portogallo
Traduzione a cura di Matteo Contini, Ala elettorale DiEM25 Italia
 

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