Le disumane politiche migratorie dell’Europa sono ancora una volta tragicamente evidenti in tutto il continente.
Al largo delle coste italiane, più di 60 persone – tra cui almeno 12 bambini – sono morte quando un’imbarcazione si è rovesciata domenica.
Era salpata dalla Turchia con a bordo rifugiati provenienti da Afghanistan, Iran e Pakistan.
Nel frattempo, in Grecia, centinaia di guardie di frontiera supplementari sono state dispiegate per fortificare il confine del Paese con la Turchia, preparandosi a respingere un’ondata prevista di rifugiati provenienti dai terremoti turco-siriani, mentre il governo di Kyriakos Mitsotakis ha anche promesso di ampliare un muro di confine.
Mentre la Grecia e la famigerata agenzia Frontex dell’UE perseguono politiche di frontiera sempre più disumane e ostili nel Mar Egeo, sempre più migranti tentano di salpare dalla Turchia direttamente verso l’Italia. Anche quando sopravvivono a questa rotta estremamente pericolosa, il loro salvataggio è tutt’altro che certo, come dimostra chiaramente la tragedia di domenica, mentre Giorgia Meloni dà un giro di vite alle ONG che gestiscono le navi di soccorso.
I tragici terremoti che hanno colpito il confine turco-siriano hanno provocato una forte reazione umanitaria da parte di milioni di europei che hanno visto coloro che hanno perso tutto nella catastrofe come loro fratelli e sorelle. Allo stesso tempo, protetti da questa ondata di solidarietà europea dal basso, i governi europei hanno continuato a portare avanti le loro già barbare politiche di immigrazione, inasprendo le misure di sicurezza lungo il confine turco-europeo, nel timore che la miseria che la nostra solidarietà sta cercando di alleviare potesse arrivare sulle coste europee.
L’ipocrisia è sbalorditiva.
MERA25 in Grecia, Italia e Germania condanna i propri governi e l’UE per la loro indifferenza nei confronti delle vite dei rifugiati, per il mancato rispetto del diritto internazionale e per la loro ipocrisia. Mentre loro si battono per i “diritti umani” e sostengono (giustamente) i rifugiati provenienti dall’Ucraina, centinaia di altri annegano nel Mediterraneo per il crimine di non essere europei.
L’Europa ha bisogno di una politica migratoria comune, transnazionale e umana, che solo i partiti di MERA25 sono in grado di realizzare.
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