Quale transizione?

Caro ministro della transizione ecologica (?),

noi  ambientalisti, oltranzisti e radical chic, come ama definirci, siamo basiti: non potevamo certo immaginare una ri-transizione verso il nucleare, a discapito di un doppio pronunciamento popolare contrario. 

Ad oggi la  tecnologia nucleare di IV generazione ancora non esiste e quella di III generazione avanzata non è stata a tutt’oggi perfezionata: quella che stanno cercando di costruire i francesi è un cantiere infinito,  costato quasi 4 volte il costo preventivato inizialmente.

In proposito, un altro radical chic come Carlo Rubbia affermava: “Il nucleare classico, compreso quello di quarta generazione, non può aspirare a una diffusione su larga scala”. 

Da lei, ci saremmo  aspettati piuttosto l’indicazione di una strada concreta per contrastare i cambiamenti climatici: le tecnologie che ci permettono di affrontare la crisi climatica sono già a disposizione e sono le rinnovabili. 

A nostro avviso, lei tradisce il suo mandato, quello cioè di rendere la transizione ecologica non solo il core business del governo ma una mission collettiva che coinvolga imprese, cittadini e pubblica amministrazione 

La invitiamo a leggere a questo link il nostro Blueprint for Europe’s just transition, dove da tempo affermiamo che  la transizione ecologica debba essere socialmente sostenibile.

Come? Creando nuovi posti di lavoro attraverso i lavori pubblici verdi per esempio, investendo in infrastrutture e nel social housing e mettendo il territorio in sicurezza.  

Il suo compito è dedicarsi seriamente alla transizione ecologica e all’attuazione del PNRR, oppure preferisce difendere gli interessi delle lobbies?

 

Alessandra B.Fata, PNC Italia.

 

 

Volete essere informati delle azioni di DiEM25? Registratevi qui!

Una nazione femminicida

Dall’inizio del 2025 sono 11 le vittime di femminicidio. Due giovani donne uccise a distanza di meno di ventiquattro ore, Ilaria Sula e Sara ...

Leggi di più

Medio Oriente, la guerra infinita di Israele non si ferma più

Israele torna a bombardare Beirut. Lo scorso venerdì è tornato l’incubo degli ordini di evacuazione, passati sui social in tutta fretta, per ...

Leggi di più

Condannare Le Pen: un terremoto politico con pericolose linee di faglia

Perché affidarsi alle sanzioni legali rischia di alimentare l’estrema destra e indebolire la democrazia stessa La recente condanna di Marine Le ...

Leggi di più

Criminalizzare una generazione

Oltre alla criminalizzazione della migrazione, già completata con i precedenti governi e su cui il presente governo non ha aggiunto qualcosa di ...

Leggi di più