Contro i roghi il 14 sfiliamo insieme a Centocelle

Una cortina di fumo si alza a Centocelle.

Polvere di libri, di sudore di chi si era impegnato a riaprire la Pecora elettrica in via delle Palme, che il 7 novembre fieramente era pronta a riaprire le porte dopo l’incendio del 25 aprile.

Due giorni dopo, al 101 in via dei Ciclamini, brucia il Baraka Bistrot che aveva espresso solidarietà alla Pecora elettrica. E un mese prima una pizzeria in via delle Palme. È il terzo rogo in poche settimane, il quarto in sei mesi.

Dopo l’ennesimo rogo di un locale in zona ci troviamo davanti ad un’escalation di violenza raccapricciante, che avviene sotto gli occhi dei residenti inermi.

L’attentato al Baraka Bistrot infatti è avvenuto attorno alle 4 di notte di venerdì sera, quando la gente esce dai locali, in una delle vie più trafficate di Centocelle, che collega il quartiere direttamente alla Prenestina, proprio a fianco di Forte Prenestino e vicino alla zona dove sono collocate note cornetterie notturne, dove si va abitualmente per finire la serata. Accanto al locale andato a fuoco (10 metri) c’è un bar aperto 24 ore su 24 da dove, si dice, nessuno ha visto nulla….

Chi ha agito, quindi, lo ha fatto con spavalderia e arroganza, convinto della propria impunità, per mandare un messaggio, chiaro ed inequivocabile, di minaccia. 

Sgomento, incredulità, ma anche solidarietà. 

Dopo i roghi ai locali, in centinaia sono scesi in piazza senza farsi intimidire, manifestando solidarietà concreta ai titotari dei locali andati a fuoco.

Tuttavia, queste aggressioni criminali inevitabilmente provocano ansia e preoccupazione nel quartiere e nelle decine di locali sorti attorno alla zona del Forte, che hanno contribuito in parte a riqualificare il quartiere, e a rendere famosa la zona.

Ed è altrettanto evidente che a Centocelle c’è un problema, di cui non è chiara la matrice, in un quartiere storicamente politicizzato.

Si fa strada l’ipotesi tra gli inquirenti l’ipotesi che possa trattarsi di una guerra scatenata dai clan che controllano lo spaccio della droga al Quarticciolo per estendere il loro dominio in quella sorta di zona franca per il commercio di sostanze stupefacenti che gira tutta attorno al Forte Prenestino.

A bassa voce c’è chi parla di camorra, che starebbe entrando in forza nel quartiere con il proprio modus operandi, senza fare prigionieri, con gesti eclatanti e di grossa portata intimidatoria. 

Simili vergognosi attacchi non devono vedere Centocelle da sola.

Per questo giovedì 14 ci sarà una nuova mobilitazione, una “passeggiata di autodifesa” per le strade del quartiere a cui è invitata l’intera cittadinanza romana.

Nessuno deve restare indietro e ognuno, a partire dalle istituzioni, deve fare la sua parte.

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