La vicepresidente del Parlamento europeo Eva Kaili è stata arrestata con l’accusa di corruzione, così come Francesco Giorgi (suo compagno e assistente del parlamentare europeo Andrea Cozzolino), l’ex parlamentare europeo italiano Antonio Panzeri, tutti espressione di partiti del centrosinistra. Insieme a loro anche Niccolò Figà-Talamanca, segretario generale della ong No Peace Without Justice, legata storicamente ai Radicali.
Valigie piene di contanti del Qatar, per un totale di 600.000 euro: questi arresti sono solo la punta dell’iceberg della corruzione istituzionalizzata ai più alti livelli dell’UE e mette in luce la proprietà dei politici di Bruxelles da parte delle lobby.
Il loro partiti in Grecia e in Italia, il PASOK – meglio conosciuto per aver aiutato l’UE e il FMI a mandare in bancarotta un’intera nazione – e il Partito Democratico si sono affrettato (ma senza troppa voce) a prendere le distanze dai propri ex europarlamentari, così come il gruppo dei socialdemocratici del Parlamento europeo di cui fanno parte.
Questa mossa cinica non può nascondere i fatti: mentre politici come Kaili e Panzeri fanno proclami di “europeismo” per mascherare l’agenda più antieuropea, quella dell’austerità per i molti e del socialismo per i ricchi, nelle loro tasche affluiscono molti soldi, persino dal regime del Qatar, che è all'”avanguardia dei diritti dei lavoratori”, come ha detto la stessa deputata.
Questa Unione Europea, piena di corruzione e di leadership traballanti, non può essere riformata – può essere trasformata solo affrontandola. Rifiutiamo questa UE e le élite politiche corrotte in Grecia, in Italia e altrove che le danno legittimità, al punto che Kaili non si è preoccupata di nascondere sacchi di denaro sporco in casa sua.
DiEM25 e i nostri partiti MERA25 – in Grecia, in Italia e ovunque in Europa – continueranno a dare voce a tutti coloro che vogliono vedere finalmente un vero cambiamento.
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