Elezioni Presidenziali Francesi: democrazia e trasparenza

La democrazia comincia dal basso. Per questo DiEM25, il primo movimento progressista paneuropeo, in occasione delle elezioni presidenziali francesi ha deciso di agire nella maniera più trasparente possibile. Un vero esempio di democrazia diretta, ha scritto di noi a questo proposito Open Democracy
 
Seguendo i principi guida improntati alla stesura collettiva del programma, abbiamo infatti stabilito di mettere ai voti chi sostenere tra i vari candidati all’Eliseo, come avevamo fatto in occasione della Brexit o del referendum costituzionale italiano. Così, la discussione cominciata in rete tra i nostri Dsc (i comitati spontanei di attivisti e simpatizzanti) si è presto trasformata in un referendum: perché la democrazia è un processo partecipativo che deve nascere nelle comunità per allargarsi poi alle regioni, agli stati e all’Unione Europea.
Dal basso verso l’alto, non viceversa.
 
Detto che le candidature ultraliberiste di François Fillon e xenofobe di Marine Le Pen non sono nemmeno state prese in considerazione, attivisti e simpatizzanti di DiEM25 si sono confrontati sulle altre figure.
Emmanuel Macron è stato considerato apprezzabile nel suo europeismo democratico, ma troppo vicino alle politiche di austerity che hanno messo in ginocchio il continente. Benoît Hamon ha visto le sue promesse iniziali dapprima confondersi e poi annacquarsi nella paludare tradizione mainstream del Partito Socialista transalpino. Jean-Luc Mélenchon è stato recepito come condivisibile su ecologia e privatizzazioni ma eccessivamente euroscettico e con alcune proposte economiche datate.
 
Alla fine, i nostri iscritti hanno deciso che al primo turno, esclusi ovviamente Fillon e Le Pen, si lascerà libertà di scelta. E’ l’opzione A, la più votata con il 59,48% delle preferenze, mentre per Hamon si è schierato il 13.62%, per Macron l’8,08% e per Mélenchon il 18.83%. Poi al secondo turno, così come alle elezioni legislative, ci schiereremo apertamente con il candidato che più avrà voglia di recepire la necessità di costruire un fronte popolare progressista contro le politiche massacranti della Troika e contro i populismi xenofobi.
Per cambiare lo stato di cose esistenti.
 
A differenza delle votazioni farsa online che abbiamo visto fare da altri movimenti e partiti, con i gerarchi che intervengono a cambiare tutto quando “il popolo vota male”, a DiEM25 restiamo convinti che solo con una vera democrazia partecipata interna si può costruire la democrazia reale nelle comunità, nelle regioni, negli stati e nell’Unione Europea.
 
Iscriviti, e partecipa anche tu alle prossime votazioni per decidere la linea del movimento. 
Il cambiamento è ora, questo è il tempo del coraggio.
 
Carpe Diem
 
Coordinamento DiEM25 Italia
 

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