DiEM25 ha un piano per la pace in Ucraina

Il 24 febbraio 2022, mentre le truppe russe iniziavano a invadere l’Ucraina, DiEM25 ha condannato l’invasione russa, ha espresso solidarietà agli invasi e ha dichiarato che il compito immediato dovrebbe essere quello di lavorare per il ritiro delle truppe russe nel quadro di un accordo tra Washington e Mosca che offra garanzie internazionali a un’Ucraina indipendente e militarmente neutrale. Qualsiasi altra soluzione, avvertì DiEM25, avrebbe portato a una guerra infinita e mortale nel cuore dell’Europa.

Non è stato raggiunto alcun accordo di questo tipo e, di conseguenza, la guerra in Ucraina si sta radicando, senza che se ne intraveda la fine e senza che vengano presentate attivamente proposte su come terminarla. Al contrario, sia Mosca che Washington stanno intensificando la guerra, chiudendo ogni via a un eventuale trattato di pace.

A tal fine, DiEM25-MERA25 presentano il seguente trattato di pace in cinque punti:

  1. Un cessate il fuoco immediato seguito da un rapido ritiro delle truppe russe dietro le linee del 24-2-2022.

  2. La creazione di una zona completamente demilitarizzata, a 200 km da ciascun lato delle linee del 24-2-2022, da monitorare con mezzi concordati congiuntamente.

  3. Un protocollo di non aggressione reciproca basato sul riconoscimento che l’Ucraina è un paese sovrano e militarmente neutrale che non ammette armi nucleari sul proprio territorio.

  4. Una struttura di governance per le aree orientali e meridionali dell’Ucraina basata sull’Accordo del Venerdì Santo dell’Irlanda del Nord per garantire l’uguaglianza politica tra le comunità di lingua russa e ucraina.

  5. Tutte le parti accettano di sottoporre le controversie in sospeso prima dell’invasione del 24-02-2022 a negoziati facilitati dalle Nazioni Unite.

Per rendere possibile questo trattato di pace e per renderlo credibile a lungo termine, DiEM25-MERA25 propongono che venga discusso e concluso in un vertice internazionale, sotto l’egida delle Nazioni Unite, che coinvolga come co-sponsor e co-firmatari – oltre alla Russia e all’Ucraina – gli Stati Uniti, l’Unione Europea e la Cina. Una volta concluso, tutte le sanzioni occidentali contro la Russia dovranno essere revocate.

L’unica alternativa a un simile trattato è la perpetuazione di una guerra assassina che non può avere vincitori finali ma che condanna milioni, potenzialmente miliardi, di persone in tutto il mondo all’immiserimento e a un percorso più rapido verso la catastrofe climatica.

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