Questo “Black Friday”, facciamogliela pagare ad Amazon!

Il “Black Friday” è arrivato e un uomo ne trarrà il massimo profitto: Jeff Bezos, l’amministratore delegato di Amazon.

Negli ultimi dieci anni, Amazon è cresciuta a tal punto da diventare un impero globale, sfruttando i suoi lavoratori, abusando dell’ambiente e rubando i nostri dati più intimi. Ultimamente, Amazon ha anche realizzato profitti importanti durante la pandemia COVID-19 mentre le piccole e medie imprese lottavano per far fronte ad una situazione incerta.

Le pratiche dirompenti di Amazon rappresentano una minaccia per i diritti dei lavoratori e la democrazia nell’UE.

Tenere testa a oligarchie aziendali come Amazon che chiaramente traggono profitto dall’evasione fiscale e da pratiche anticoncorrenziali è fondamentale per democratizzare l’Europa. Amazon è stata oggetto di un caso antitrust lanciato dalla Commissione europea a causa del suo utilizzo di dati personali, sfruttati dalla piattaforma per emarginare altri venditori nell’UE. Ma se l’UE sta investigando Amazon per il suo uso di big data e le sue pratiche anticoncorrenziali, ha fatto ben poco per affrontare l’evasione fiscale e altre questioni sollevate dai leader sindacali europei.

Le richieste dei sindacati dei lavoratori in Europa devono essere ascoltate dai politici per contrastare le cattive pratiche di Amazon sul posto di lavoro – l’ultima è stata la mancanza di adeguate misure di salute e sicurezza durante la pandemia, come in Francia, dove “l’azienda ha ovviamente ignorato i suoi obblighi nei confronti della sicurezza e salute dei suoi lavoratori.” I lavoratori in Italia, Francia e Spagna sono stati costretti a rivolgersi alle autorità governative o scioperare per far sì che il gigante del commercio al dettaglio rispettasse le regole.

Amazon pensa chiaramente di poter agire al di sopra delle leggi dell’UE e stabilire i propri standard. Rapporti interni di Amazon hanno rivelato il “monitoraggio ossessivo dei movimenti sindacali, sociali e ambientali” in Europa. Amazon ha persino assunto agenti per spiare i propri magazzinieri e prevenire gli scioperi. L’UE deve ascoltare i lavoratori che hanno chiesto un’azione contro l’impero di Amazon, noto per dare la priorità a margini di profitto sempre più elevati a scapito della sicurezza e del benessere dei suoi dipendenti.

Aderisci alla nostra campagna!

DiEM25 ti invita a unirti a una coalizione di magazzinieri, attivisti ambientali e cittadini di tutto il mondo in una campagna globale per #MakeAmazonPay (facciamogliela pagare ad Amazon). Durante il “Black Friday”, ci mobiliteremo in un Global Day of Action per chiedere giustizia ad Amazon, con scioperi nei suoi magazzini e azioni di solidarietà in tutto il mondo.

Raccoglieremo immagini di DiEMers nelle loro case e per le strade che si mobilitano per #MakeAmazonPay. Quindi invia il tuo a comms@diem25.org!

Volete essere informati delle azioni di DiEM25? Registratevi qui!

Crisi del multilateralismo: superpotenze nel nuovo contesto globale e ruolo UE

DiEM25 e Casa della Pace, in collaborazione con il Comune di Parma, organizzano un convegno dedicato alla crisi del multilateralismo e ai nuovi ...

Leggi di più

Il Ddl Sicurezza è Decreto: colpo di mano del governo, eluso il Parlamento

In appena mezz’ora il Consiglio dei ministri ha trasformato il contestato disegno di legge Sicurezza in un decreto legge, bruciando i tempi del ...

Leggi di più

Una nazione femminicida

Dall’inizio del 2025 sono 11 le vittime di femminicidio. Due giovani donne uccise a distanza di meno di ventiquattro ore, Ilaria Sula e Sara ...

Leggi di più

Medio Oriente, la guerra infinita di Israele non si ferma più

Israele torna a bombardare Beirut. Lo scorso venerdì è tornato l’incubo degli ordini di evacuazione, passati sui social in tutta fretta, per ...

Leggi di più